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SIAMO NATI PER REALIZZARCI: MIND3 TI AIUTA A FARLO
Il piano materiale è condannato a restare prigioniero di se stesso, incatenato ai suoi bisogni primari. È inchiodato al passato, alla materia biologica da cui siamo generati e non può fare altro, come nella coazione a ripetere freudiana, che reiterare se stesso e i suoi meccanismi primordiali. Il piano materiale è necessariamente, a livello metafisico, il piano del movimento, del tempo, del decadimento; è il piano della sopravvivenza, dell’istinto, della paura. È il piano dell’infelicità punteggiata da qualche gioia effimera, il piano dove “la felicità è un attimo”, il piano dominato dalla sofferenza di “questa valle di lacrime”, la sofferenza della perdita, del decadimento, della malattia, della morte. Il piano materiale, quando diventa il fine, resta unicamente sul piano del subconscio e la nostra società è ancora, essenzialmente, una società “subconscia”, dominata dalla carenza, dalla paura, dalla povertà e dalla malattia.
Non siamo nati per soffrire
Credo davvero che questa sia una delle missioni più importanti del metodo che ho sviluppato, Mind3: liberarsi dalla paura della carenza, della povertà e della malattia. Della vita intesa come malattia, intendo dire, della vita intesa come sofferenza.
Non siamo nati per soffrire. Dovremmo appenderci questa frase davanti allo specchio e fissarla tutte le mattine appena ci svegliamo e tutte le sere prima di andare a dormire, per ricordarci sempre di tenere ben fissa in mente questa verità metafisica: non siamo nati per soffrire e non siamo nati per vivere tutta la vita da malati pieni di paura. Non è possibile, è assurdo e illogico. Se così fosse, come potremmo avere in testa sogni così grandi, mondi così belli?
Dovremmo essere prigionieri di un Dio ben sadico se così fosse, una vita in cui possiamo immaginare il meglio ma siamo costretti a vivere il peggio!
È impossibile. È illogico.
La sofferenza è radicata nel subconscio, soltanto nel subconscio, e si vive una vita di sofferenza soltanto se restiamo prigionieri del piano subconscio. Ma la nostra necessità, il nostro destino, è di vivere sul piano superconscio, sul piano della creazione, sul piano dello spirito, sul piano della realizzazione.
Perciò l’origine della nostra sofferenza va sempre ricercata nel subconscio (cioè nel passato, sia personale, biografico, sia transpersonale, oltre la sfera biografica, come approfondiremo nel terzo volume di questa serie, in cui scopriremo che le nostre radici biologiche affondano molto più in profondità della nostra esistenza individuale, fino a radicarsi nella memoria filogenetica e ancestrale, nelle vite passate, nell’inconscio collettivo…) e va sempre risolta e rilasciata nel piano subconscio.
Il piano del subconscio, il piano del superconscio
Il piano del subconscio è quello che va sempre e solo indietro e in giù, indietro nel tempo e giù, nel profondo. Ed è quello, esclusivamente, il piano su cui si verificano il rilascio e la risoluzione.
Il piano del superconscio invece va sempre e solo in avanti e in su, procede sempre nella direzione del futuro, dell’evoluzione, e dell’avanzamento spirituale. Il piano del superconscio, e soltanto quel piano, è il piano dell’entelechia.
E non può essere un caso, per come si è sviluppato e continua a svilupparsi Mind3, che sia il piano superconscio quello su cui Mind3 offre gli strumenti più ricchi e variegati. Perché, credo sia la risposta, sono gli strumenti che ci permettono di creare la nostra migliore realtà e di evolvere individualmente e collettivamente nella direzione olotropica, olistica, spirituale. La nostra vera vita avviene sul piano superconscio, e su quel piano c’è solo gioia, abbondanza, positività, fiducia, avanzamento, evoluzione e, sì, magia.
Per il piano del subconscio, per aiutarci a liberarci della sofferenza, dei blocchi, dei limiti, delle catene del passato, Mind3 offre soltanto due strumenti: l’Induzione di Rilascio Transpersonale® e soprattutto l’Induzione di Risoluzione o Induzione delle 5 Matrici®. Questo perché, credo di poter affermare con una buona percentuale di sicurezza, non c’è niente altro da fare sul piano subconscio che lasciare andare il passato. Spezzare le catene della potenza per liberare il nostro atto. E queste catene non solo si possono, ma si devono spezzare. Ne sono convinto. Sì, sono davvero convinto che possiamo guarire dalle nostre sofferenze, dalle nostre malattie. Perché esse sono sempre, prima di tutto, malattie dell’anima. Ne sono convinto perché l’ho vista e continuo a vederla, l’azione del principio spirituale, operare sul piano subconscio come processo di auto-rilascio e auto-risoluzione.
Vita superconscia
Quello che è fondamentale che tu tenga a mente è ricordarti sempre che la tua vita è progettata per il piano superconscio, il piano spirituale della creazione, della realizzazione, dell’entelechia.
Pensati perciò sempre in avanti, pensati sempre in divenire. E pensa sempre in avanti, in divenire. Pensa sempre alla soluzione, mai al problema, metti sempre il tuo cuore oltre l’ostacolo. La soluzione c’è, sempre, e la troverai, necessariamente.
Pensati e vivi sempre come progetto in realizzazione, come “tendenza verso”. Oggi è meglio di ieri, domani sarà meglio di oggi. Ogni giorno ti avvicina sempre di più alla tua guarigione, alla tua realizzazione.
Lascia andare il passato, volta pagina e avanza sempre. Fallo in ogni momento, fallo adesso.
L'AUTORE DEL POST
Simone Bedetti è editore di Area51 Publishing e originatore del metodo Mind3.
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