Tu e soltanto tu sei colui/colei che può cambiare veramente il suo mondo.
Di Simone Bedetti
Posso cambiare me stesso? Posso evolvere verso una vita più appagante, o sono prigioniero di questa vita? Sono in grado di trovare un nuovo lavoro, di migliorare la qualità della mia esistenza, di migliorare la qualità delle mie relazioni, di crescere, guadagnare il benessere che mi merito, aspirare alla felicità di cui ho bisogno e che dentro di me sento che mi spetta, di ottenere il meglio da questa vita in questa vita?
Dietro queste domande ve ne sono altre più profonde: sono in grado di vivere al meglio in questa realtà che mi appare di giorno in giorno sempre più complicata, sempre più difficile, e dove mi sento sempre più solo, abbandonato a me stesso, in balìa degli eventi, dove non vedo un punto di approdo, dove non trovo un equilibrio, dove ogni sicurezza, ogni certezza sembrano ormai definitivamente perdute in questo mondo globalizzato, affollato, ipercompetitivo, spietato? Sì è vero, la realtà è sempre più complessa, il mondo in cui viviamo è sempre più complesso, ma le regole che lo guidano sono molto semplici. Ancora oggi, sono molto semplici.
Il mondo è complesso perché tu sei complesso, e i bisogni che hai sono bisogni complessi. Prova a pensare soltanto a due o tre generazioni fa: prova a pensare ai tuoi nonni, ai tuoi bisnonni. Non avevano certo gli obiettivi che hai tu, non avevano certo le aspirazioni che hai tu, non avevano certo i bisogni che hai tu. Per loro sopravvivere (o semplicemente esistere) non solo era vivere ma era vivere la miglior vita possibile. Prova immaginare te stesso durante la Seconda guerra mondiale, oppure durante la crisi del 1929, e prova a immaginare la tua vita di allora paragonata a quella di adesso: allora, si moriva veramente di fame. Allora nutrirsi, vestirsi, ripararsi, avere il minimo per sopravvivere significava davvero la differenza tra vivere e morire.
Prova a pensare agli obiettivi, ai bisogni, ai desideri, alle aspirazioni che tu hai oggi e prova a paragonarli a quelli che potevano essere gli obiettivi, i bisogni, i desideri, le aspirazioni dei tuoi nonni o dei tuoi bisnonni: oggi tu vuoi per te la vita migliore possibile come loro volevano allora la vita migliore possibile. La tua vita migliore possibile significa però non solo avere un lavoro, un tetto, del cibo e qualche divertimento, la tua vita migliore possibile oggi significa avere il miglior lavoro, la migliore casa, il miglior cibo. Oggi tu pensi che ti meriti il meglio che questo mondo ti possa offrire, il che significa un corpo in forma, significa un lavoro che non solo ti dia da sopravvivere ma che ti renda felice, ti renda realizzato, come meriti. Oggi non solo cerchi una compagna o un compagno, una moglie un marito, oggi cerchi il compagno o la compagna della vita, oggi cerchi la persona che ti renda realmente felice. Oggi cerchi ricchezza, benessere, felicità, abbondanza, salute, oggi vuoi viaggiare nel migliore dei modi, vuoi conoscere il mondo, vuoi vivere pienamente tutto quello che questa realtà può offrirti al massimo grado di aspirazione possibile.
Aggiungiamo una cosa: non solo vuoi il meglio per te, ma lo vuoi anche subito, e lo vuoi ottenere senza fatica, oppure, diciamo così, facendo meno fatica possibile. E non vuoi fare meno fatica possibile perché sei uno sfaticato, ma proprio perché il mondo è sempre più complesso, e il tempo sempre più limitato: il tempo di vita si è allungato, ma il tempo della conoscenza, proprio perché il mondo è complesso e offre tantissimi strumenti, si è contratto.
Nella mia vita mi sono posto spesso la stessa domanda. E posso dirti una cosa: oggi esistono gli strumenti adatti per velocizzare la tua capacità di apprendimento e di miglioramento. Questo non significa però che il tuo miglioramento, il tuo apprendimento, la tua crescita, la tua autoevoluzione, possano prescindere dal tuo lavoro su te stesso.
Tu sei un essere complesso e devi assumerti la responsabilità di questa complessità. Tu, oggi, essere umano, sei probabilmente la creatura più sviluppata ed evoluta non solo del pianeta terra ma di buona parte dell’universo. E solo tu, oggi, puoi cambiare la tua realtà. Solo la tua azione diretta può fare la differenza. Ci sono centinaia di strumenti oggi a disposizione per te. Ma l’unico che può usarli, questi strumenti, sei tu.
Di Simone Bedetti
Posso cambiare me stesso? Posso evolvere verso una vita più appagante, o sono prigioniero di questa vita? Sono in grado di trovare un nuovo lavoro, di migliorare la qualità della mia esistenza, di migliorare la qualità delle mie relazioni, di crescere, guadagnare il benessere che mi merito, aspirare alla felicità di cui ho bisogno e che dentro di me sento che mi spetta, di ottenere il meglio da questa vita in questa vita?
Dietro queste domande ve ne sono altre più profonde: sono in grado di vivere al meglio in questa realtà che mi appare di giorno in giorno sempre più complicata, sempre più difficile, e dove mi sento sempre più solo, abbandonato a me stesso, in balìa degli eventi, dove non vedo un punto di approdo, dove non trovo un equilibrio, dove ogni sicurezza, ogni certezza sembrano ormai definitivamente perdute in questo mondo globalizzato, affollato, ipercompetitivo, spietato? Sì è vero, la realtà è sempre più complessa, il mondo in cui viviamo è sempre più complesso, ma le regole che lo guidano sono molto semplici. Ancora oggi, sono molto semplici.
Il mondo è complesso perché tu sei complesso, e i bisogni che hai sono bisogni complessi. Prova a pensare soltanto a due o tre generazioni fa: prova a pensare ai tuoi nonni, ai tuoi bisnonni. Non avevano certo gli obiettivi che hai tu, non avevano certo le aspirazioni che hai tu, non avevano certo i bisogni che hai tu. Per loro sopravvivere (o semplicemente esistere) non solo era vivere ma era vivere la miglior vita possibile. Prova immaginare te stesso durante la Seconda guerra mondiale, oppure durante la crisi del 1929, e prova a immaginare la tua vita di allora paragonata a quella di adesso: allora, si moriva veramente di fame. Allora nutrirsi, vestirsi, ripararsi, avere il minimo per sopravvivere significava davvero la differenza tra vivere e morire.
Prova a pensare agli obiettivi, ai bisogni, ai desideri, alle aspirazioni che tu hai oggi e prova a paragonarli a quelli che potevano essere gli obiettivi, i bisogni, i desideri, le aspirazioni dei tuoi nonni o dei tuoi bisnonni: oggi tu vuoi per te la vita migliore possibile come loro volevano allora la vita migliore possibile. La tua vita migliore possibile significa però non solo avere un lavoro, un tetto, del cibo e qualche divertimento, la tua vita migliore possibile oggi significa avere il miglior lavoro, la migliore casa, il miglior cibo. Oggi tu pensi che ti meriti il meglio che questo mondo ti possa offrire, il che significa un corpo in forma, significa un lavoro che non solo ti dia da sopravvivere ma che ti renda felice, ti renda realizzato, come meriti. Oggi non solo cerchi una compagna o un compagno, una moglie un marito, oggi cerchi il compagno o la compagna della vita, oggi cerchi la persona che ti renda realmente felice. Oggi cerchi ricchezza, benessere, felicità, abbondanza, salute, oggi vuoi viaggiare nel migliore dei modi, vuoi conoscere il mondo, vuoi vivere pienamente tutto quello che questa realtà può offrirti al massimo grado di aspirazione possibile.
Aggiungiamo una cosa: non solo vuoi il meglio per te, ma lo vuoi anche subito, e lo vuoi ottenere senza fatica, oppure, diciamo così, facendo meno fatica possibile. E non vuoi fare meno fatica possibile perché sei uno sfaticato, ma proprio perché il mondo è sempre più complesso, e il tempo sempre più limitato: il tempo di vita si è allungato, ma il tempo della conoscenza, proprio perché il mondo è complesso e offre tantissimi strumenti, si è contratto.
Nella mia vita mi sono posto spesso la stessa domanda. E posso dirti una cosa: oggi esistono gli strumenti adatti per velocizzare la tua capacità di apprendimento e di miglioramento. Questo non significa però che il tuo miglioramento, il tuo apprendimento, la tua crescita, la tua autoevoluzione, possano prescindere dal tuo lavoro su te stesso.
Tu sei un essere complesso e devi assumerti la responsabilità di questa complessità. Tu, oggi, essere umano, sei probabilmente la creatura più sviluppata ed evoluta non solo del pianeta terra ma di buona parte dell’universo. E solo tu, oggi, puoi cambiare la tua realtà. Solo la tua azione diretta può fare la differenza. Ci sono centinaia di strumenti oggi a disposizione per te. Ma l’unico che può usarli, questi strumenti, sei tu.
