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Come ricercatore nell’ambito spirituale ritengo che le Sacre Scritture portino moltissimi stimoli e non soltanto profondi insegnamenti in senso lato, ma anche insegnamenti che rivelano la verità spirituale. Con verità spirituale non si intende solamente la verità rivelata dalle Scritture stesse, ma la rivelazione di una struttura spirituale. Ossia la verità spirituale intesa come realtà della struttura spirituale.
Leggendo il Messale Quotidiano, che reputo un’ottima antologia, in quanto facilita una lettura quotidiana, mi sono imbattuto in un passo che già conoscevo, ma che mi ha colpito particolarmente per alcuni aspetti che coincidono con il lavoro che faccio con Mind3® e soprattutto con le implicazioni spirituali di questo lavoro rispetto allo stesso sistema spirituale. Rivelano, in altri termini, la realtà di questa struttura spirituale. Portano testimonianze della effettiva realtà di questa realtà e questa non è una cosa affatto scontata ed è molto importante per me, fondamentale nella mia ricerca e nella mia sperimentazione pratica nell’utilizzo concreto di Mind3® con le persone. Infatti è per noi che non abbiamo una inclinazione dogmatica, per noi a cui non piace o semplicemente non ci sentiamo nel ruolo di coloro che sono inclini ad accettare passivamente qualunque cosa ci venga detta, per noi che vogliamo prove, ragionamenti, argomentazioni, approfondimenti.
In genere nella vulgata, nella divulgazione tradizionale ortodossa della spiritualità, nella religione ufficiale della nostra cultura italiana (la religione cattolica) trovo che vi siano due tipi di modalità che non mi soddisfano.
La prima è quella dogmatica in cui vi è una istituzione, la quale ci dice delle cose che dobbiamo accettare passivamente. Qui riporto anche la mia esperienza relativa al dialogo con presunti sacerdoti illuminati che poi si sono rivelati più dogmatici di quelli oscurantisti (e dichiaratamente dogmatici). Questa modalità porta a un’assoluta impermeabilità alla vera dialettica, al coraggio di mettere in crisi delle proprie certezze e i propri fondamenti, la propria fede perfino.
Dall’altro lato, all’opposto, la seconda modalità è quella erudita quella fatta di esegesi, di studi astratti, che considerano l’oggetto spirituale come uno degli oggetti che si possono studiare, analizzare, dissezionare come se fosse un oggetto scientifico.
Entrambe queste modalità non mi soddisfano perché sono vincolate a dei paradigmi consolidati, a delle abitudini consolidate, a delle credenze consolidate.
Secondo me, finché non ci si mette completamente in discussione, finché non si giunge alle radici stesse delle proprie strutture, delle proprie categorie, delle proprie abitudini e paradigmi, finché non si mettono alla prova con veri e propri stress-test i fondamenti della nostra conoscenza, non si fanno passi in avanti. Beneficia invece di questo stato di cose soltanto chi vuole mantenere lo status quo; allora utilizza spesso alibi mascherandoli da ideologie (o anche il contrario), oppure chi è contento di come vanno le cose, chi lascia vivere e si lascia vivere.
Questa “predica” preliminare serve a dirti che la testualità, gli scritti, i contenuti delle Sacre Scritture a mio parere vanno scissi dalle prassi religiose attuali. Separerei insomma la spiritualità monoteista delle Sacre Scritture. Sto riducendo al seme fondamentale di tutta la narrazione biblica il monoteismo: credere in un Dio dalla forma in cui questi contenuti vengono espressi. Scinderei perciò la spiritualità dalla religione e cerco nella spiritualità monoteista delle Sacre Scritture la struttura stessa di questa spiritualità, la struttura stessa del monoteismo, la struttura stessa di Dio.
Poiché noi tutti credenti siamo convinti che l’uomo sia stato creato a immagine e somiglianza di Dio (imago dei), allora possiamo trovare nella struttura spirituale stessa anche la nostra struttura, la struttura spirituale di ogni individuo e possiamo capire come la nostra vita, che significa anche la nostra sofferenza, abbia (se ce l’ha) un senso, una direzione.
Mind3® significa 3 Menti: conscia, subconscia e superconscia. Queste sono essenzialmente una sola mente che forma la struttura completa integrata, olistica di ogni individuo: energie consce, subconsce, istintuali, evolutive, filogenetiche ed energie superconsce, energie spirituali.
In questo passo del Vangelo di Marco ho trovato proprio questa struttura, un esempio di come funziona esattamente Mind3®. Lo dico senza alcuna ambizione egocentrica e anzi, con tutta l’umiltà che posso riuscire a comunicarti, perché io non cerco un posto – per usare le parole di Gesù – in prima fila in sinagoga, né il mio obiettivo è quello di essere chiamato maestro. Mi interessa che noi siamo realizzati, felici e guariamo dai nostri problemi: questa è l’unica cosa che mi interessa e continuerò a cercare questa cosa finché avrò vita.
Ecco il passaggio:
“In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Geraséni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: ‘Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!’. Gli diceva infatti: ‘Esci, spirito impuro, da quest’uomo!’. E gli domandò: ‘Qual è il tuo nome?’. ‘Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti’.”
Gesù poi liberò l’indemoniato da questa legione e l’indemoniato guarì completamente. E le persone vedendo l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla legione, vedendolo così guarito, ebbero paura.
Qui sono condensate una densità di esperienze che io ho vissuto e vivo direttamente lavorando con Mind3®. Abbiamo anche una perfetta rappresentazione delle 3 Menti e di come agiscono.
Guardiamolo dal punto di vista di Mind3®. Innanzitutto nota che l’indemoniato viene dai sepolcri, ovvero, dal nostro punto di vista, da un mondo che ha sepolto delle cose; questo mondo è la mente inconscia.
Nella mente inconscia sono sepolte memorie, programmi, residui, credenze, abitudini, emozioni, realtà. Queste cose sono tutte sepolte nella mente inconscia, appartengono alla mente inconscia. Nessuno riesce a tenere legato, neanche con le catene, quest’uomo indemoniato. Più volte l'uomo era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato lui stesso le catene e i ceppi e nessuno riusciva più a domarlo.
Che cosa sono i ceppi e le catene dal nostro punto di vista? Gli strumenti e le azioni della mente conscia che cercano di vincere le resistenze della mente inconscia, di domare la mente inconscia. Tuttavia nessuno riesce a domarla.
La mente conscia (cioè noi stessi), quella parte della nostra mente che sente di dover domare quella parte infuriata della nostra stessa mente, cerca di farlo con la propria volontà, la propria intenzione, la costruzione di nuove abitudini, con strategie di cambiamento ma non ci riesce. O almeno non ci riesce completamente, perché quella è la parte della mente in cui sono depositate (quindi ancora presenti) queste energie, qui ci sono i corpi del passato. Sono lì e sono più forti. Questa resistenza, questo potere dirompente della mente inconscia travalica la forza della mente conscia e domina la mente conscia, questa forza non può essere vinta solo dalla mente conscia.
Qui nasce il tormento: quest’uomo si percuoteva con le pietre, anche noi cerchiamo di cambiare ma non ci riusciamo del tutto, cerchiamo di avanzare ma ripiombiamo indietro, cerchiamo di staccarci dal passato ma non ci riusciamo, cerchiamo di liberarci dal passato inchiodandolo a terra; questa è l’azione della mente conscia ed è purtroppo fallimentare, mai risolutiva.
Se il passato inconscio è lì, se la mente inconscia ha in sé programmati programmi negativi, realtà, credenze, emozioni sabotanti, la mente conscia è impotente perché è comunque molto meno potente della mente inconscia. In secondo luogo, l’azione di imbrigliare la mente inconscia, di cercare di vincere la mente inconscia incatenandola porta solo al risultato di rafforzarla, di rinnovare il suo potere.
La soluzione è la terza mente qui incarnata simbolicamente da Gesù, la mente superconscia, la mente spirituale, la mente che è fuori da questa dinamica, fuori da questa dialettica e può liberare la mente conscia ripulendola, cacciando via tutti quei programmi negativi sabotanti che la inchiodano.
Questa è l’azione che si fa con Mind3® attraverso l’azione delle 3 Menti: la mente superconscia è la mente che guida l’intero processo, quella a cui ci affidiamo e in cui confidiamo.
Ci sono altri due aspetti che vorrei porre alla tua attenzione.
Il primo è che il demone in realtà si rivela una moltitudine: Legione. Ed è esattamente così: ci sono una moltitudine di programmi che ci rivelano il percorso di scoperta di queste realtà inconsce sabotanti. Si tratta di un solo demone, una sola radice, è essenzialmente una: ciò che io chiamo il nucleo karmico, presente in ognuno di noi, un nucleo da cui derivano tutti i nostri problemi.
In termini religiosi possiamo chiamarlo il vero “peccato originale”, quindi non una colpa ma un peccato, cioè un malfunzionamento, a tutti gli effetti un bug originario. Questo bug che manifesta dei malfunzionamenti variegati (per seguire la metafora informatica) origina in un unico bug; questo problema di programmazione che ha un senso spirituale, questo bug del programma della nostra libertà e realizzazione è quello che io chiamo il nucleo karmico.
C’è un altro aspetto, infine: la paura. Quella persona viene veramente guarita, quell’uomo resta lì seduto in pace, esterrefatto di quanto gli è successo, è veramente un altro. Attraverso l’azione delle energie della mente superconscia che agiscono concretamente nella mente inconscia liberandola dalla sua prigione, togliendo le sue catene e lasciandola libera di andarsene via, la persona guarisce e diventa un’altra, la guarigione può avvenire realmente. E qual è l’effetto? Che le persone hanno paura, non possono credere. Questo è il punto.
Si tratta di un problema che mi trovo ad affrontare spesso: non solo l’incredulità ma addirittura il rifiuto del cambiamento quando avviene; è paradossale. Le persone si accorgono di stare meglio, di stare bene e scappano, non tutte ovviamente. La paura è un’emozione che va considerata in maniera analitica nel caso dei processi in cui si utilizza la mente perché anche l’immaginario esoterico, irrazionale, magico in cui siamo immersi reca in sé degli aspetti arcani e inquietanti. Quando si pensa all’inconscio si pensa sempre all’oscuro, a un territorio gotico, fin dall’Ottocento. Quando si parla dell’ombra, si cita ad esempio Jung. Ci si chiede cosa possa accadere scendendo nei meandri dove risiede la parte oscura.
L’immaginario ha realizzato una immagine illusoria ma molto efficace, con effetti che portano a una certa apprensione e a un rifiuto a rifuggire tutto ciò. L’inconscio è profondo, intenso, ma non spaventoso, te lo assicuro. Questi sono processi che appartengono alla nostra naturale individuazione, come direbbe Jung, la nostra naturale inclinazione alla guarigione; siamo naturalmente costituiti da una parte conscia, subconscia e superconscia.
Questo è ciò che avviene in Mind3®, un naturale processo di riconciliazione, di riconnessione e reintegrazione, non c’è nulla di cui spaventarsi; si possono vivere anche esperienze intense ma non spaventose. Per dirimere la questione l’ideale sarebbe chiedere all’indemoniato, se stesse meglio prima o dopo, se il mondo lo terrorizzasse più prima o dopo essere guarito e liberato.
Perciò invito tutte le persone a non avere paura di incontrare il proprio sé, di seguire questo percorso.
Bisogna avere coraggio e non paura. Coraggio di scoprire delle cose di sé rivelatorie, di scoprire il vero sé. Non voglio rivelarti la tua storia, sappi che in ogni nostra debolezza c’è la nostra forza; ogni nostro difetto ci indica la strada della nostra realizzazione, potrà sembrarti paradossale ma è così.
Alla fine solo due strade ci si pongono dinanzi: la strada che conduce alla liberazione da tutti i blocchi inconsci, da ciò che ci impedisce di essere realizzati e felici, la strada della scoperta di noi stessi, oppure la strada del rifiuto. Questo spetta solo a te.
Spetta solo a te decidere se voler essere come l’indemoniato, decidere di liberarti dalle tue tombe e scacciare i demoni dal tuo territorio o decidere di rifiutare completamente qualsiasi percorso e continuare lungo la vecchia strada, di chiedere alla tua mente spirituale di andarsene dal tuo territorio.
Non credi che questa sia una grande libertà? Puoi fare tutto ciò che vuoi di te.
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