Nella Scienza del diventare ricchi Wattles metteva in crisi il concetto di competitività a favore di quello di creatività, qui mette in crisi, un secolo prima delle ricerche di Bruce Lipton sulla biologia cellulare, l’ereditarietà e il principio genetico del destino e dell’intelligenza, costruendo una vera e propria Biologia delle credenze ante litteram (è la mente che crea le nostre credenze, le nostre credenze diventano abitudini, esse si imprimono sulla mente subconscia e modificano i meccanismi biochimici a livello cellulare) ed estendendo questo concetto di costruzione e creazione della realtà al livello sociale, economico, politico e antropologico. Una nuova visione evolutiva che integra perfettamente evoluzionismo e creazionismo, Darwin e Dio. Devi imparare a considerare il mondo come il risultato di un processo evolutivo, come un qualcosa in divenire, non come un’opera conclusa. Milioni di anni fa Dio ha lavorato con forme di vita molto umili e primitive ma ciascuna perfetta nel suo genere. Superiori e più complessi organismi, animali e vegetali, comparvero nelle età successive, la Terra attraversò una fase dopo l’altra della propria evoluzione e ogni singola tappa, a cui avrebbe seguito una sempre più nobile, era perfetta in sé. Ciò che mi preme sottolineare è che i cosiddetti “organismi umili” sono perfetti nel loro genere esattamente come lo sono i più evoluti, che il mondo preistorico era perfetto per quel periodo. Era perfetto ma il lavoro di Dio non era ancora concluso. Questo discorso è valido anche per il mondo moderno. Fisicamente e socialmente tutto va bene, tutto è perfetto. Non è completo in nessuna parte o in nessun luogo, ma fino al punto in cui si è compiuta l’opera di Dio, il mondo è perfetto. Tutto è un processo, tutto è perfetto anche se non completo. Queste parole non hanno eguali e si pongono come le fondamenta di un nuovo modo di vedere il mondo. Un nuovo modo, evolutivo e sacro, che coniuga e integra trascendenza e immanenza. In questa visione anche Dio è parte del processo di svelamento della sua natura attraverso la narrazione della Vita: Dio sperimenta sempre se stesso. In questo senso tutto è Dio. E noi non siamo parte di Dio, noi siamo espressione di Dio che sperimenta se stesso: noi siamo Dio. Anche Dio non conosce ancora tutto di sé. Forse Dio stesso, nella logica di Wallace D. Wattles, è perfetto ma non ancora completo. Ed essendo infinito, la completezza sempre perfetta è sempre un processo un divenire (il Tao, il Pòlemos di Eraclito). In questo sta l’onniscienza e l’onnipotenza di Dio e la sua contingenza, la sua immanenza. E tutta la nostra ricerca di Dio e le speculazioni su Dio non sono altro che Dio che interroga se stesso.
La Scienza di un grande: Wallace D. Wattles
La Scienza della grandezza di Wallace D. Wattles (che abbiamo pubblicato in ebook e audiolibro) è un libro meraviglioso. La scienza, o per meglio dire la sapienza di Wattles, è una delle più grandi che ci siano state offerte. In questo testo sulla grandezza, una grandezza impressionante, Wallace D. Wattles ci offre un punto di vista assolutamente inedito sulla società, sulla vita e sul mondo in cui viviamo, un punto di vista ancora oggi non ancora compreso dal sistema di credenze in cui siamo immersi e che creano la nostra percezione della realtà. Basta il capitolo 6, dal titolo "Il punto di vista sociale", a mettere in crisi le prospettive che siamo stati abituati (ereditariamente, socialmente, esistenzialmente, culturalmente) ad accettare come dati di fatto.