Imparare dal fallimento: nota introduttiva

Imparare dal fallimento: nota introduttiva

In uscita questo mese, in ebook e audiolibro, Imparare dal fallimento di Napoleon Hill, nell’edizione originale del 1921. Puoi leggere di seguito la nota introduttiva dell'editore.

Nota introduttiva

Questo breve e intenso scritto di Napoleon Hill sprigiona un’energia dirompente, che frantuma uno dei più grandi tabù di oggi: la paura del fallimento. Si tratta di un tabù perché, in una società competitiva e individualista come la nostra, il fallimento è interpretato non come un temporaneo arresto o un passo falso nel percorso di vita o professionale, ma come la sconfitta definitiva dell’individuo. Fallimento non significa “aver fallito” in qualcosa, ma “essere un fallito”. è qualcosa per cui bisogna avere paura e provare vergogna. è qualcosa di cui non bisogna parlare e di cui bisogna farsi carico, come una colpa inespiabile, nel silenzio del proprio dolore.

Con le peculiarità stilistiche che lo caratterizzano, la capacità di parlare a tu per tu, intimamente, con il lettore, e la profonda e autentica sincerità umana, Napoleon Hill non solo racconta apertamente i suoi fallimenti, ma li concatena in una storia coerente da cui trae empiricamente la conclusione che non solo dei fallimenti non bisogna vergognarsi, ma anzi che i fallimenti sono fondamentali per la crescita di ogni individuo, sono necessari, se impariamo la lezione che ci insegnano.

Nello shock improvviso che provoca, nello sconvolgimento dell’ordine programmato e delle credenze prefissate, il fallimento è l’unico evento della vita che ci può insegnarecosa non sta andando in noi, dove stiamo sbagliando, e dove e come possiamo cambiare. è il modo, brusco e a volte addirittura feroce, attraverso il quale “la mano invisibile che tutto guida” ci indica che stiamo percorrendo la strada sbagliata, ci segnala che c’è qualcosa che non funziona, ci sprona a interrogarci su noi stessi e a cambiare direzione, mette alla prova la tenuta dei nostri princìpi e dei nostri valori e saggia la tempra della nostra “corazza” fisica, mentale e morale.

“Un’attenta analisi delle biografie dei grandi uomini e delle grandi donne di tutti i tempi”, scrive Napoleon Hill in un passaggio cruciale del testo, “svela come quasi ognuno di loro abbia vissuto dure esperienze, a volte esperienze che li hanno spinti al limite, prima di raggiungere il successo e la grandezza, il che mi porta a chiedermi se la mano invisibile che tutto guida non metta alla prova la corazza di un individuo in varie occasioni e modi prima di mettere le più importanti responsabilità (e il potere più grande) nelle sue mani”.

Nulla, dice Napoleon Hill, “semplicemente accade”. Tutto ciò che accade, che ciaccade, il bello come il brutto, il successo come il fallimento, ha sempre un significato. E il fallimento ritornerà e ritornerà ancora, fino a quando non avremo imparato la nostra lezione, e agito di conseguenza. Allora, il fallimento non si ripresenterà più, e resterà solo e integralmente il nostro, unico, permanente successo. è la dura, misteriosa, inquietante e grandiosa legge del fallimento, che in nulla differisce dalla misteriosa, esaltante e grandiosa legge del successo.

Questo testo è rivolto a tutti noi che abbiamo conosciuto il fallimento, abbiamo ricevuto i duri colpi della vita e siamo caduti a terra. A quelli di noi che sono riusciti a rialzarsi offre strumenti per analizzare il proprio fallimento sotto una luce nuova, e trarre da esso le lezioni che si devono imparare; a quelli invece che pensano di non riuscire più a rialzarsi offre le parole di conforto di un amico che ha vissuto sulla propria pelle tutto quello che anche noi abbiamo vissuto, e inietta l’energia che nessun altro oggi riesce a infonderci per rimetterci in piedi, rileggere il passato come stimolo per il cambiamento, perdonarci, perdonare, voltare pagina e riprendere il nostro cammino.

Ai più giovani e a coloro che ancora non hanno fallito offre infine uno straordinario strumento competitivo: la saggezza di non aver paura del fallimento, e la conoscenza per affrontarlo con energia e maturità, con coraggio e spirito di avventura, avendo la piena consapevolezza che, senza fallire, non si potrà mai diventare grandi.

LEditore