I principi del Nuovo Pensiero

I principi del Nuovo Pensiero


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1. Un solo principio universale

Il principio fondamentale che sta dietro a tutte le idee del Nuovo Pensiero è che esiste un infinito ed eterno principio spirituale dell’essere. Questo principio dell’essere, si afferma, è senza inizio e senza fine; senza limiti di tempo, di spazio e di potere; assoluto; incondizionato; senza rivali né compagni. Gli sono attribuite le qualità dell’onnipresenza, dell’onnipotenza e dell’onniscienza. Questo principio dell’essere è per sua natura immateriale e spirituale. Si pensa che sia puro spirito. L’essenza dello spirito è chiamata mente, il principio dell’essere è chiamato mente universale, la sua sostanza è chiamata sostanza mentale, il suo potere è chiamato potere mentale. Da questo deriva l’affermazione che “tutto è Mente”, che include la manifestazione, l’emanazione o l’espressione della Mente.
Questo principio dell’essere è reputato uno e uno soltanto. Non esistendo altro che questo unico principio, l’universo deve essere necessariamente considerato come emanazione, espressione o manifestazione di quell’unico principio dell’essere. Inoltre, l’unico principio dell’essere deve essere immanente in ogni cosa, in diversi gradi di espressione o manifestazione. Con “immanente” si intende “che sta dentro, inerente, interno, non passeggero”.

2. L'individuo è manifestazione del principio universale

Poiché l’individuo è un’espressione, emanazione o manifestazione del principio unico dell’essere, e che quel principio è immanente in lui, allora ne consegue che il suo potere, la sua presenza, la sua mente – il suo Spirito, di fatto – debba abitare in lui, circoscritto solo dalle sue limitazioni di potere e abilità di esprimerlo. Dal momento che la natura dello Spirito è essenzialmente mentale, allora il potere dell’individuo di applicare e manifestare le sue qualità devono risiedere nella regione della propria mente, il suo unico vero potere deve essere il potere della mente. Di conseguenza, questo deve essere il suo potere individuale. Non ci può essere nessun altro potere; nessun luogo da dove poterlo attingere. Da questo arriva la semplice ma chiara definizione del Nuovo Pensiero: il riconoscimento, la realizzazione e la manifestazione del Dio in me.

3. I pensieri sono cose

I nostri stati mentali, gli atteggiamenti, le immagini e le azioni determinano le nostre condizioni mentali e fisiche. Questo è in accordo con il detto biblico: “Come pensa nel suo cuore, così egli è” ; così come l’affermazione del Buddha che dice: “Tutto quello che siamo è il risultato di quello che abbiamo pensato.” Non solo la nostra personalità è il risultato dei nostri pensieri, ma lo è anche il nostro ambiente, la nostra salute, la nostra condizione fisica, il nostro grado di successo e realizzazione. Il Nuovo Pensiero dice che i pensieri sono cose. Il “giusto pensiero” espresso nella “giusta azione” consente all’individuo di realizzare tutti i suoi ideali. Egli può rendere reali i suoi desideri ideali in questo modo. Salute, felicità e prosperità appartengono all’uomo per diritto e possono essere realizzati dal suo riconoscimento e dalla manifestazione del principio dell’essere che è in lui, tramite un corretto esercizio dei suoi poteri mentali.

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L'AUTORE DEL POST WILLIAM ATKINSON

William Walker Atkinson (Baltimora, 1862-1932) è, insieme a Thomas Troward, Wallace Delois Wattles, Emma Curtis Hopkins, Charles Haanel, uno dei più noti e importanti esponenti del New Thought (Nuovo Pensiero), movimento filosofico e spirituale nato nella seconda metà
dell’Ottocento negli Stati Uniti e attivo ancora oggi. Di formazione giuridica, praticò l’attività di procuratore e avvocato. Nel 1900, dopo una crisi personale, si avvicinò al movimento del New Thought, di cui divenne uno dei principali esponenti, affiancando alla sua professione l’attività di scrittore e fondando la Atkinson School of Mental Science. Lasciò il movimento nel 1920 per dedicarsi completamente alla riorganizzazione e aggiornamento delle proprie opere, che pubblicò con il proprio nome e con diversi pseudonimi, tra cui Theodor Sheldon, Magus Incognitus e, appunto, Yogi Ramacharaka.


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